Allarme rosso SPID: “da oggi diventa a pagamento per tutti i cittadini italiani” | Non erano questi i patti di Montecitorio

Lo SPID diventa a pagamento - Bitonto TV
Lo sgomento e l’indignazione non hanno fermato la nuova misura sullo SPID, che da oggi diventa a pagamento. Ecco cosa sta succedendo
È ufficiale: lo SPID sta per diventare a pagamento per tutti gli italiani.
Le polemiche non hanno tardato a presentarsi dato che non erano assolutamente queste le presupposizioni con cui il medesimo codice è nato.
Eppure, non resta che adeguarsi: da oggi, accedere ai servizi online della pubblica amministrazione richiederà un costo.
Cosa c’è di vero dietro questa novità? E da quando entrerà in vigore? Ecco tutti i dettagli.
Lo SPID diventa a pagamento: scattano le polemiche
Il fatto che lo SPID diventerà a pagamento sta scatenando non poca indignazione. Per anni, il Sistema Pubblico di Identità Digitale ha funto da strumento gratuito universale per accedere ai servizi della pubblica amministrazione. Eppure, tutto questo sta per cambiare. Come se non bastasse, la comunicazione relativa all’imminente costo dello SPID ha colto di sorpresa tutti gli italiani.
Una misura comoda e utile si sta per trasformare in un servizio a pagamento per accedere a bonus, prenotazioni sanitarie e altri servizi pubblici. Com’è facile immaginare, le polemiche non fanno che crescere, tra chi chiede un passo indietro e chi invece teme che la vita sia destinata a diventare inevitabilmente sempre più onerosa per le famiglie. Per avere il quadro completo della situazione, passa al prossimo paragrafo.

La verità dietro la nuova misura: ecco cosa sapere
È bene prestare attenzione: se qualcuno ti dice che lo SPID è diventato a pagamento e ti invita a rinnovarlo attraverso SMS o link poco chiari, probabilmente si tratta di una truffa. Difatti, come evidenziato da Altroconsumo e Cert-AgID, sono ormai sempre più diffuse le attività criminali legate al furto di identità digitale, che sfruttano anche alcuni avvisi falsi legati proprio allo SPID. In questo caso, i malintenzionati tentano di convincere gli utenti (spesso gli anziani o i più fragili) a fornire i propri dati personali o a cliccare su link sospetti, che portano a siti molto simili a quelli ufficiali.
Una volta ottenute le informazioni della persona caduta nella truffa, i criminali possono creare un secondo SPID per accedere ai documenti personali, così da incassare rimborsi o pensioni al posto della vittima. In conclusione e per fare chiarezza, non c’è nessuna nuova misura che convertirà lo SPID in un servizio a pagamento. Pertanto, in caso di dubbi, è sempre meglio rivolgersi direttamente alle autorità.