Terrore al Bancomat: arriva la nuova truffa delle ricevute | Vietato stampare allo sportello
Siamo abituati a prendere la ricevuta al bancomat, ma da oggi non lo farai più. La nuova truffa che ti svuota il conto corrente.
Ogni giorno milioni di persone si recano ad un qualsiasi sportello ATM, che tutti noi chiamiamo comunemente Bancomat, a prelevare contanti.
Un modo semplice e veloce per evitare le lunghe code che inevitabilmente ci ritroveremmo a sostenere se volessimo fare la stessa operazione allo sportello.
Che sia Istituto di credito o Ufficio postale, in città o in paese, per qualunque operazione dobbiamo preventivare almeno mezz’ora di attesa, se ci va bene.
Ecco perché per un semplice prelievo di contanti meglio preferire il Bancomat, che altro non è che uno sportello elettronico. Ma se anche tu sei solito stampare la ricevuta, meglio che impari a non farlo più. E ti spieghiamo perché.
Ricevuta Bancomat: meglio non stamparla
Da qualche tempo il Governo italiano – e non solo – spinge per costringere i cittadini ad abbandonare il contante ed utilizzare i pagamenti elettronici, in modo da tracciare tutti i movimenti di denaro ed evitare così l’evasione fiscale e i pagamenti in nero. Il popolo italico però sembra non essere ancora pronto ad un simile cambiamento, e continua a preferire la moneta sonante per le sue spese.
Una ricerca commissionata dalla Banca d’Italia e riportata da money.it evidenzia che “nel 2022 il 69% del totale dei pagamenti è avvenuto in contanti rispetto al 26% con carte e al restante 2% con app mobili”. Contanti che vengono prelevati, appunto, presso gli sportelli bancomat. E che, ad ogni operazione, richiedono la stampa della ricevuta. Ma questa semplice azione che ti sembra innocua e che hai sempre fatto, potrebbe costarti molto caro.
La truffa che non immagini
Subito dopo il termine dell’operazione di prelievo di contanti presso un qualsiasi ATM o Bancomat che dir si voglia, sullo schermo del medesimo compare una scritta. Che chiede se si desidera la stampa del saldo, con due opzioni: si, no – scelta ecologica. E dovremmo infatti sempre digitare quest’ultima. Non solo per l’effettiva valenza ecologica, in quanto eviteremmo così lo spreco di carta e l’inquinamento dei foglietti gettati spesso a terra. Ma eviteremmo anche la truffa del bancomat.
In cosa consiste? Sulla ricevuta sono riportati oltre al saldo, anche dati personali e importanti legati al numero della carta e a quello del conto corrente. Dati sensibili che verranno poi, di lì a poco, gettati letteralmente nel pattume lì di fianco. E che in mani esperte di hacker truffatori, possono rappresentare un interessante bottino.