Influenza 2025: milioni di italiani già a letto | La data del picco é a due passi
Rivelata finalmente la data esatta del maggior picco di casi di influenza 2025: ben presto milioni di contagiati.
Ecco che cosa fare per prevenire l’influenza 2025 e qual è il parere autorevole degli esperti in materia.
Gli specialisti della salute hanno monitorato il numero di assisiti in Italia e hanno individuato le regioni più colpite.
Ora si sa anche qual è a fascia della popolazione che più facilmente viene attaccata dal virus.
Molti pensavano e sperano che, una volta arrivati alla metà di gennaio, il peggio fosse alle spalle invece la previsione e la mappa dei contagi dice tutt’altro.
La fobia dei virus e le notizie a riguardo
Purtroppo le notizie che riguardano l’influenza dei virus in generale sono tra le più sono tra quelle a cui si pone più attenzione. Questo atteggiamento è un retaggio di quello che ormai sembra il lontanissimo periodo della diffusione del covid-19. Sebbene siano passati 5 anni da quel momento l’esperienza della pandemia è stata così traumatica da modificare per sempre l’atteggiamento che sia verso i virus e verso la diffusione delle news che attengono al tema della salute.
Di recente si sta parlando dell’influenza del 2025 e dunque tanti hanno voglia di sapere quali sono le regioni colpite e, soprattutto, quand’è che ci sarà il cosiddetto picco di casi. Vediamo insieme che cosa è emerso e qual è il parere degli esperti.
Le aree d’Italia e le date esatte
Come ogni anno, anche questa volta si è tornati a parlare di influenza e, a quanto pare, le regioni più colpite sono al momento Lazio Toscana Basilicata Calabria Sicilia Puglia Abruzzo e Campania. Il picco deve ancora verificarsi e dunque il numero massimo di contagi non è quello che abbiamo visto fino a oggi. Sembrerebbe che nella seconda settimana del 2025, come si legge sul sito www.tg24.sky.it, ci siano stati 12,1 casi su ogni mille assistiti in Italia. Questo numero è cresciuto nella settimana successiva a 14,3 casi ogni mille assistiti.
I più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni e, come si legge nel report elaborato da RespiVirtNet-Sorveglianza Integrata, sono circa 841.000 i bambini colpiti con un’incidenza, che è passata da 22,6 casi ogni mille assistiti fino a 25,5 casi. Il picco si registrerà alla fine del mese di gennaio. Per il momento occorre mantenere la calma senza creare allarmismi e prendere le precauzioni già note che si adottano ogni anno in caso di virus influenzali. Dunque bisogna cercare di far arieggiare gli ambienti per evitare il proliferare di virus e batteri. Inoltre è molto importante assumere vitamina C e, eventualmente, anche integratori delle difese immunitarie. Infine resta sempre valido il suggerimento di coprirsi bene, non perché il freddo faccia di per sé ammalare, ma perché si è più vulnerabili al contagio.