1 italiano su 3 ne fa uso ogni settimana: non importa che tieni lo scontrino | Questa spesa medica non si scarica nel 730
Inutile riempire il portafogli conservando ogni singolo scontrino se fai questi acquisiti. La ricevuta d’acquisto non ha alcun potere.
Lo scontrino di questo prodotto non serve a nulla, puoi cestinarlo senza pensarci due volte.
Che sia lo scontrino di cortesia o la ricevuta fiscale d’acquisto, stai solo accumulando carta e nemmeno la nuova versione digitale va conservata.
Non vale la pena pagare con il bancomat, la carta di credito o la App della tua banca.
In questi casi il cassiere non può farci nulla: ecco una delle spese più frequenti che però non può essere portata in detrazione.
La spesa inaspettata che gli italiani fanno spessissimo
In questo periodo è normale soffrire di malanni di stagione. Forme influenzali, tosse, raffreddore, febbre, mal di testa, infiammazioni e virus sono all’ordine del giorno. Purtroppo a nulla valgono le vecchie e care raccomandazioni delle nonne. Coprirsi fino all’inverosimile ci aiuterà a tenere una temperatura più elevata, a non battere i denti e a stare al caldo ma non ci metterà al riparo dalle malattie da raffreddamento, né dai malesseri legati alle intemperie, come vento fresco, pioggia e altri fenomeni climatici del periodo.
Molti suggeriscono di assumere vitamina D, B e soprattutto C. Si tratta di rimedi naturali che aiutano a rafforzare le difese immunitarie. La vitamina C in particolare è nota per il potere di proteggere le vie respiratorie ed è presente nella frutta, come kiwi, arance, limoni e pompelmi. Tuttavia mangiando frutta se ne riesce ad assumere un quantitativo scarso e molti optano per gli integratori, che possiedono una maggiore concentrazione di vitamine e interi gruppi di vitamine e sono più pratici da assumere. Non tutti conoscono però i dettagli sull’acquisto degli integratori. Scopriamo di che cosa si tratta.
La verità sull’acquisto in farmacia
Fare acquisti in farmacia, se si paga con mezzi tracciabili, come bancomat e carta di credito o App bancaria, permette di poter portare in detrazione la spesa legata ai prodotti acquistati. Tuttavia questo non vale per gli integratori, ma solo per le medicine vere e proprie. Come si legge sul sito web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate infatti, i costi sostenuti per parafarmaci, anche se acquistati a scopo terapeutico su prescrizione medica, non possono essere portati in detrazione.
Per capire quanto si può detrarre basta guardare lo scontrino dato dal farmacista dopo le compere. La cifra detraibile è specificata nero su bianco. Gli scontrini degli integratori in sostanza non valgono nulla i fini fiscali perché non si tratta di spese inserite nel computo di quelle garantite dal Sistema Sanitario Nazionale.