Inventari e cultura (Pexels)-bitontotv.it
Tutelare, conservare e tramandare i valori storici e culturali di un’intera comunità: questo il senso del progetto della Regione Puglia.
La ricchezza artistica e culturale dell’Italia e di tutte le sue regioni, è uno dei suoi fiori all’occhiello, senza ombra di dubbio.
Si tratta di un patrimonio immenso e inestimabile per valore e vastità, che va abbracciato, tutelato e tramandato alle generazioni future.
Non solo un compito di noi cittadini italiani ma ovviamente anche delle istituzioni preposte che mettono in campo ogni loro forza per farlo. Così come hanno fatto quelle pugliesi.
Con una seduta ordinaria, risalente al 16 aprile scorso, presieduta dalla Giunta Regionale, sono state approvate le Linee Guida per l’istituzione e il popolamento dell’Inventario regionale del Patrimonio Culturale Immateriale della Puglia.
La delibera attua, nella Regione Puglia, la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (Parigi, 17 ottobre 2013). La Puglia è seconda in Italia, dopo la Campania, ad attivare un’Inventario del genere.
Per chi non ne fosse a conoscenza, esso contiene cinque macro sezioni che a loro volta contengono beni e elementi culturali legati alle tradizioni ed espressioni orali, arti dello spettacolo, consuetudini sociali, riti e eventi festivi, saperi e pratiche sulla natura e l’universo, artigianato tradizionale.
I criteri per candidare un bene all’Inventario sono sicuramente la storicità accertabile del medesimo bene, almeno 70 anni precedenti la richiesta di iscrizione. Poi non deve assolutamente mancare la presenza di una comunità di patrimonio e quella di un’organizzazione che detiene e che sia responsabile del bene.
Inoltre criterio per la candidatura è la persistenza di valori sociali e significati culturali in qualche modo legati all’identità della comunità o a tutto il territorio regionale. Nello specifico servirà che il bene possieda anche un’individuazione topografica precisa nello stesso territorio regionale.
Ovviamente non deve mancare neppure la riconoscibilità a una specifica sezione o sottosezione dell’Inventario. Inoltre esistono anche limiti temporali per la candidatura, poiché le modalità di richiesta di iscrizione all’Inventario, prevede un periodo di tempo che va dal primo di febbraio al 20 giugno 2025, per la trasmissione delle istanze.
Tutte le informazioni che affiancheranno questi criteri generali, saranno da ritenersi utili ai fini dell’accertamento del valore storico e culturale del bene in oggetto che andrà anche ad arricchire quella che è la Puglia Digital Library, isola del patrimonio culturale pugliese.
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