EMERGENZA – Crac della Banca Popolare, andati in fumo 6 miliardi di euro dai conti corrente | Lo Stato ha già chiuso la porta ai risarcimenti

EMERGENZA – Crac della Banca Popolare, andati in fumo 6 miliardi di euro dai conti corrente | Lo Stato ha già chiuso la porta ai risarcimenti

Miliardi di euro andati in fumo (Foto: Pexels) - Bitonto TV

Con il crollo della Banca, i risparmi di milioni di cittadini non sono più al sicuro: ecco cosa sta succedendo

Sei miliardi di euro sono evaporati dai conti correnti di comuni cittadini.

Ad essere crollata non è soltanto la Banca Popolare, ma anche la fiducia di milioni di italiani.

Anche chi pensava di essere al sicuro si è ritrovato in guai molto seri.

Continua a leggere per scoprire la verità. Intanto, una cosa è certa: chi aspettava un risarcimento può anche smettere di sperare.

Crollata la Banca Popolare: miliardi di euro andati in fumo

La Banca Popolare è crollata. Con lei, oltre sei miliardi di euro sono scomparsi dai conti correnti. Parliamo di soldi che sono letteralmente svaniti nel nulla. Le famiglie, i pensionati, i piccoli risparmiatori e le persone comuni che avevano affidato i loro soldi con fiducia all’istituto si sono ritrovati improvvisamente senza nulla e senza aver nemmeno ricevuto un preavviso. Come se non bastasse, lo Stato ha già chiuso la porta ai risarcimenti, il che significa che non ci sarà più alcun rimborso per nessuno.

Ma che cosa è successo davvero? E perché nessuno ne parla? Una situazione del genere rappresenta il fallimento di un sistema intero, eppure sembra non interessare a nessuno. E se pensi che sia una cosa lontana da te, ti sbagli di grosso. Continua a leggere per scoprire il motivo per cui il crac della Banca Popolare riguarda anche te.

Crollata la banca e persi sei miliardi: ecco cosa sapere
Crac della banca: persi 6 miliardi (Foto: Canva) – Bitonto TV

Lo Stato non ti ridà un euro: ecco cosa sta succedendo

Nel contesto di un Nordest già segnato da altre tensioni, è passata quasi sotto silenzio la condanna della Cassazione ai vertici della Banca Popolare di Vicenza. Un tempo potentissima, la banca è finita al centro di uno dei maggiori scandali finanziari dell’intero Paese. Gianni Zonin, ex presidente, è stato condannato a 3 anni e 5 mesi, pena confermata anche per altri dirigenti come Andrea Piazzetta. La vicenda era esplosa nel 2015 ma le prime denunce risalgono addirittura al 2008.

Gli imputati erano accusati di falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. Il danno stimato supera “una dozzina” di miliardi di euro. Nel frattempo, la Banca Popolare di Vicenza è stata liquidata e i suoi attivi sono finiti a Banca Intesa. Intorno al caso emergono intrecci ancora poco chiari e possibili coperture. E ora che tutto è (quasi) finito, a pagare, ancora una volta, sono solo i cittadini.