UFFICIALE – Elenco lavori stancanti, lo Stato ti deve 67.000€ di pensione anticipata: basta questo documento per incassarli

Lo Stato ti deve 67.000€ di pensione anticipata (Foto: Canva) - Bitonto TV
Grazie al nuovo elenco stilato dallo Stato, potrebbero arrivarti oltre 60mila euro di pensione anticipata. Continua a leggere per capire se anche tu potrai incassarli
Il governo ha approvato una nuova misura senza precedenti.
Si chiama “elenco lavori stancanti” e racchiude tutti i nomi di coloro a cui lo Stato deve 67.000 euro di pensione anticipata.
Ma come fare per incassare questa cifra? È molto semplice: basta presentare un documento specifico.
Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli, dato che questa misura, molto probabilmente, riguarda anche te.
Pensione anticipata: i 67.000 euro potrebbero riguardare anche te
Lo Stato ha recentemente stilato un nuovo “elenco lavori stancanti”, un aggiornamento che apre la strada a una misura pensionistica vantaggiosa per molti lavoratori. Se hai svolto uno di questi lavori, infatti, potresti aver diritto fino a 67.000 euro di pensione anticipata. La novità sta tutta in un documento chiave: basta presentarlo per ottenere il riconoscimento dell’agevolazione e incassare la somma.
Questa iniziativa nasce dal riconoscimento ufficiale del fatto che molte professioni comportano sforzi fisici e mentali prolungati. Per lo stesso motivo, nell’elenco figurano moltissimi mestieri comuni, dal settore dell’assistenza a quello della logistica, passando per edilizia, trasporti, sanità e ristorazione. Pertanto, se pensi di aver svolto un lavoro considerato “stancante”, è il momento di informarti: potresti avere diritto alla pensione anticipata.

Ecco il nuovo elenco di “lavori stancanti”: controlla se ci sei anche tu
Innanzitutto, facciamo una distinzione tra lavori usuranti e lavori gravosi. I primi sono delle attività lavorative che richiedono un impegno psicofisico intenso e prolungato (come i lavori in miniera), mentre quelli gravosi sono quelle mansioni che pur non rientrando tra quelle usuranti comportano comunque un elevato carico sia fisico che mentale (come gli addetti al trasporto merci). Va da sé che la pensione anticipata è accessibile soltanto a determinate e ristrette categorie di professioni contenute all’interno dei lavori ritenuti più usuranti e gravosi
Parliamo, ad esempio, dei lavoratori pubblici e privati che hanno svolto tali mansioni per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per metà della vita lavorativa. Fino al 2026, i requisiti variano in base al tipo di lavoro e al numero di notti lavorate. Per i dipendenti, invece, servono almeno 35 anni di contributi e 61 anni e 7 mesi di età. Ancora, per gli autonomi, 35 anni di contributi e 62 anni e 7 mesi. I lavoratori notturni, infine, devono avere gli stessi anni di contributi e un’età minima che varia leggermente.