Follia dall’INPS: da oggi le donne ‘pagano’ la tassa misogina | 750€: è un furto legalizzato

Donna in lacrime (foto di Kampus Production da pexels) - bitontotv.it
Tassa misogina nel 2025: l’assurdità dell’Inps, la donna paga e l’uomo no. E si tratta di ben 750 euro. I cittadini sono senza parole.
Sembra assurdo parlare ancora oggi di misoginia ma purtroppo è così. Nel corso della storia tutti sappiamo quanto le differenze tra uomini e donne siano state marcate e spesso ingiustificate.
Le donne sono state considerate inferiori sotto molti aspetti per secoli, a partire dal diritto di voto fino alla libertà di scegliere la propria carriera o di prendere decisioni sul proprio corpo. Persino il marito è stato loro imposto.
La società ha cercato di imporre loro un ruolo subordinato relegandole alla sfera domestica, senza possibilità per molto tempo, di esprimersi liberamente nelle sfere pubbliche e professionali.
Per fortuna negli ultimi decenni questa disuguaglianza ha cominciato ad appianarsi, anche se in molti Paesi esistono ancora retaggi culturali che relegano le donne ai gradini più bassi della società. Ma non ci si aspetterebbe mai che nel 2025 anche in Italia ci fosse tale disuguaglianza. E la brutta notizia arriva proprio dall’Inps.
Follia dall’Inps: la tassa pagata solo dalle donne
Nel 2025, come detto, ci si sarebbe aspettato che le disparità tra i sessi fossero praticamente scomparse, ma ancora oggi assistiamo a manifestazioni di misoginia, anche in paesi considerati avanzati, come appunto la nostra Italia. Dove dall’Inps arriva la notizia di una tassa che riguarda solo le donne.
Questo dimostra che il percorso verso l’uguaglianza di genere è tutt’altro che concluso. E che seppure siano stati fatti molti passi avanti rispetto al passato più remoto, il cammino verso una parità reale e piena continua ad essere irto di ostacoli, e la strada da percorrere resta ancora lunga. Ma di cosa si tratta questa tassa?

Perchè pagano solo le donne
La notizia, come accennato, viene dall’Inps. Che , come riporta quifinanza.it, ha pubblicato i dati relativi alle pensioni dello scorso anno, dai quali si evince un grosso divario tra uomini e donne. Nello specifico è risultato che le pensioni sotto i 750 euro riguardano il 40,3% degli uomini e ben il 64,1% delle donne. Ma al cambiare dell’importo, il divario non si accorcia, anzi. Per le pensioni tra i 750 e i 1.500 euro troviamo il 19% degli uomini e il 24,8% delle donne.
Questa disparità segue in maniera speculare quella nel mondo del lavoro, dove la percentuale delle donne occupate rimane nettamente inferiore a quella degli uomini. Chiaro quindi che prosegua anche nel campo pensionistico. Nessuna misoginia, solo un dato di fatto.