Traffico di droga e armi: maxi operazione della Dia, coinvolto un 61 enne bitontino

Traffico di droga e armi: maxi operazione della Dia, coinvolto un 61 enne bitontino

Operazione Forze dell'Ordine (Pixabay)-bitontotv.it

Un’operazione di rilevanza nazionale per sgominare attività illecite sul territorio, che fruttavano beni di grande valore.

Ogni giorno, in modo impercettibile, istituzioni e Forze dell’Ordine, lavorano e si muovono per mettere fine a tutto ciò che è illegale.

L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di sicurezza dei cittadini, contrastare la nascita e la permanenza di organizzazioni criminali e della delinquenza in generale.

Un lavoro che è ancora più difficile di un tempo per via dei tanti traffici a livello globale, di attività illecite operate su scala internazionale.

E non c’è territorio che possa dirsi salvo da tutto questo. Non esiste una regione incontaminata dove non ci siano di questi problemi.

Attività illegali e territorio: un traffico di droga e armi

Furti, spaccio, truffe, vendita illegale di armi, associazioni a delinquere. Chi più ne ha, più ne metta. Attività illecite che influenzano anche la vita dei normali cittadini. Per fortuna la risposta spesso è severa, come questa volta.

L’intervento delle Forze dell’Ordine è stato veramente risolutivo e efficace visto che ha portato a sgominare un traffico di droga e armi. Un’operazione che potremmo definire di appannaggio nazionale, visto che erano coinvolte più regioni italiane.

Intervento delle Forze dell'Ordine
Intervento delle Forze dell’Ordine (Pixabay)-bitontotv.it

Maxi operazione della DIA: un bitontino coinvolto

Guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia, la DIA di Bari, coordinata dalla Procura della Repubblica locale, l’operazione ha portato alla luce beni mobili e immobili inevitabilmente frutto dei traffici illeciti legati allo spaccio e alla vendita illegale di armi sul territorio.

La confisca della DIA ha riguardato un bottino che si aggira per valore intorno ai 23 milioni di euro. Fruttavano veramente così tanto queste attività illecite e gravissime: gioielli, orologi, auto di lusso, quote in società, appartamenti e anche contanti.  Tutti beni, che raggiungono almeno la cifra di 18 milioni di euro, già confiscati.

In corso tutte le operazioni per acquisire anche i restanti 5 milioni di beni illeciti, che si trovano sparsi all’estero. Tra i coinvolti nel traffico e condannati, 23 persone, tra cui un 61enne bitontino. La condanna è quella per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio, traffico di sostanze stupefacenti e bancarotta fraudolenta.

L’accusa è aver preso parte a gruppi criminali operanti su scala transnazionale. Sono state trovate prove di rapporti economici in ambito europeo al fine di raggiungere i cosiddetti “paradisi fiscali”. Le attività dei condannati sono state classificate come delitto contro l’ordine pubblico, l’economia pubblica, il patrimonio e la detenzione illegale di armi e traffico di droga.