Ultim’ora: addio alle “VISITE FISCALI” in Malattia | Da oggi puoi fare baldoria come un giorno di ferie

Visite fiscali addio (fonte pexels) - bitontotv.it
Visite fiscali addio: da oggi puoi uscire quando vuoi anche se sei in malattia, senza nessun limite di orario. È cambiato tutto.
Mettersi in malattia è un diritto del lavoratore, riconosciuto e tutelato dalla legge. Chiunque ha la possibilità di assentarsi per motivi di lavoro senza perdere il posto, o la propria retribuzione.
Il periodo di assenza infatti viene retribuito mediante indennità economica dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).
Un diritto si, ma l’INPS può anche decidere di inviare un medico fiscale per verificare la condizione di salute del dipendente e accertarsi che l’assenza per malattia sia giustificata e veritiera.
Da oggi però le cose cambiano: nessun controllo fiscale verrà più a bussarti a casa, non hai obblighi di orario e puoi fare quello che vuoi. Vediamo cosa è cambiato.
Visite fiscali in malattia addio
Il medico fiscale viene inviato direttamente dall’INPS con lo scopo di verificare che il lavoratore sia effettivamente malato e non stia invece abusando del diritto all’assenza per malattia. Nonostante ciò, non può presentarsi a casa quando vuole ma la legge prevede che il lavoratore si faccia trovare durante specifici orari di visita che sono tra le 10:00 e le 12:00 del mattino e tra le 17:00 e le 19:00 del pomeriggio. Questo orario solo recentemente è stato applicato anche al settore pubblico, per il quale era più restrittivo.
Tra l’altro è bene ricordare che un tempo erano necessari almeno 2-3 giorni per far scattare i controlli, oggi invece non c’è nessun limite e possono avvenire sin dal primo giorno di assenza. Ed è essenziale che il lavoratore rispetti questi orari e si faccia trovare in casa, per evitare il rischio di vedersi negata l’indennità di malattia. Le cose però sembrerebbero essere cambiate, e non arriverà più nessuno a controllare la nostra assenza.

Da oggi puoi uscire quando vuoi
Ci sono alcuni casi però in cui il medico fiscale non può andare a controllare il lavoratore assente per malattia. Scatta l’esonero insomma quando, come ricorda money.it , il dipendente sia in una condizione di salute che “non necessita di ulteriori controlli” e/o abbia “necessità di assoluto riposo, incompatibile con le visite”.
Ma quali sono queste condizioni? Ad esempio, recita sempre il sito citato “infortunio sul lavoro, malattia professionale, causa di servizio riconosciuta, malattia correlata a un’invalidità civile pari o superiore al 67%; gravidanza a rischio; terapie salvavita per gravi patologie”. In ogni caso, sempre meglio chiedere al proprio medico.