Ultim’ora: da oggi ti licenziano direttamente se infrangi il codice della strada | La multa non basta più

Attenzione al nuovo codice della strada - Bitonto TV
Codice della strada: una nuova regola stravolge il mondo del lavoro. Infrangerla potrebbe costarti molto di più di una semplice multa
Le regole del Codice della strada cambiano ancora e questa volta la posta in gioco è altissima.
Non si tratta più solo di una “semplice” multa, ma addirittura del rischio di perdere il posto di lavoro.
Stiamo parlando in un provvedimento ben preciso, che sta facendo discutere parecchio.
Scopriamo tutti i dettagli su questa nuova misura e sulle sue conseguenze.
Nuova norma del Codice della strada: se la infrangi rischi grosso
Una novità clamorosa sta scuotendo il mondo delle quattro ruote. Una modifica introdotta nel Codice della Strada porta infatti con sé conseguenze pesantissime per chi non la rispetta. Non si tratta solo di un’ennesima multa o di una penalizzazione sulla patente, ma di una misura che può avere conseguenze direttamente sulla carriera di chi non presta la giusta attenzione. In altre parole, se commetti questa infrazione, rischi non solo una multa, ma addirittura il licenziamento in tronco.
Una decisione ben precisa che ha già suscitato non poche polemiche, specialmente tra coloro che utilizzano determinate categorie di veicoli. Eppure è così: da oggi anche le aziende avranno il diritto di monitorare i comportamenti dei lavoratori al volante e di intervenire con sanzioni estreme in caso di irregolarità. Ma di cosa stiamo parlando? Perché mai un’azienda dovrebbe decidere sul futuro lavorativo di un dipendente per un’infrazione stradale? Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli.

Attenzione: il rischio di licenziamento immediato è reale
A scatenare le polemiche è una recente sentenza della Cassazione (la n. 3607/2025 del 12 febbraio) che ha stabilito come l’uso improprio dell’auto aziendale possa portare al licenziamento immediato. In particolare, un dipendente è stato allontanato dall’azienda per aver utilizzato l’auto aziendale assegnatagli per fini personali, mentendo al datore di lavoro e riducendo dunque il tempo effettivamente rivolto alle mansioni di lavoro. Secondo la Cassazione, l’uso personale del mezzo aziendale – a meno che l’eccezione non sia espressamente prevista dal contratto di lavoro come benefit – rappresenta dunque una violazione dei doveri e correttezza nei confronti del datore di lavoro.
In sintesi, chi utilizza un’auto aziendale per scopi privati senza previa autorizzazione rischia non solo multe pesanti, ma anche il licenziamento immediato sul posto di lavoro. Dal canto loro, al fine di evitare brutte sorprese, i lavoratori dovrebbero sempre verificare le condizioni di utilizzo dell’auto aziendale nel proprio contratto e nel regolamento interno dell’azienda. Dopotutto, si tratta di un “dettaglio” capace di fare la differenza, dal momento che potrebbe condurre ad un licenziamento senza appello.