Supermercati, introdotta la nuova TASSA CONTANTI | ‘Infamata’ peggio delle buste di plastica a pagamento

Supermercati, introdotta la nuova TASSA CONTANTI | ‘Infamata’ peggio delle buste di plastica a pagamento

nuova imposta al supermercato -fonte-Bitontotv-Bitontotv.it

Come se fare la spesa non fosse già abbastanza esoso, ora è arrivata la nuova tassa, è affissa nei supermercati.

Scopri la novità prima di andare al discount e non dimenticarti come funziona il pagamento.

Riempire il carrello e il frigorifero ora è ancora più complicato che in passato.

Prezzi alle stelle per alcuni dei clienti dei principali supermercati delle grandi città: ecco la news che fa sorgere dubbi sulla legalità delle attuali politiche dei prezzi.

La notizia farà strabuzzare gli occhi ai consumatori italiani, che fino a oggi erano stati invitati a fare acquisti con strumenti tracciabili.

La novità che rende la spesa alimentare ancor più cara per le famiglie

Come se non bastassero gli incrementi dei beni e dei servizi di prima necessità, legati agli aumenti dei tassi dell’inflazione, ora è arrivata un’altra stangata. Qualche anno fa avevamo assistito per la prima volta alla vendita dei sacchetti per la spesa, che prima invece erano gratuiti. Ogni sacchetto consegnato alle casse dei supermercati oggi costa circa 10 centesimi e il più delle volte non viene riutilizzato.

Dunque questo costo aggiuntivo, introdotto nel 2018, comporta ancora adesso una spesa in più per gli utenti e anche la creazione di maggiori rifiuti, che si diffondono nel pianeta. Sebbene i sacchetti siano biodegradabili infatti, non possono essere utilizzati per conferire i rifiuti, se non quelli organici. Dopo tutte queste novità, che non hanno fatto bene al portafoglio dei cittadini, è arrivata anche un’altra amara sorpresa. Scopriamo di che cosa si tratta.

nuova tassa sui pagamenti con carta di credito e bancomat
nuove regole sui pagamenti cash -pixabay-Raten-Kauf-Bitontotv.it

Che cosa accade nei supermercati delle grandi città

Come si evince guardando il video pubblicato sulla piattaforma Tik Tok da parte dell’utente Piero Armenti, a New York i supermercati espongono su ogni prodotto due prezzi diversi. Il primo si riferisce all’acquisto con carta di credito o con bancomat. Il secondo prezzo, più basso, si riferisce invece agli acquisti fatti con denaro contante. Dunque è come se sui pagamenti che avvengono tramite strumenti tracciabili fosse stata applicata una vera e propria tassa. Questo chiaramente va in conflitto con la raccomandazione, fatta agli italiani, di utilizzare strumenti tracciabili per contenere e combattere il fenomeno dell’evasione fiscale.

Bonifici e pagamenti con carte di credito di debito infatti contengono tutta una serie di informazioni che permettono di risalire in modo certo all‘acquirente e a colui che incassa il pagamento e dunque si è certi che sulla cifra incassata vengano regolarmente pagate le tasse. Purtroppo invece il denaro cash sfugge a questo controllo. Proprio per questa ragione ci si chiede se in Italia il doppio prezzo applicato negli Usa sarebbe stato legale o meno.