Poste Italiane, NUOVA TASSA se superi questa somma sul tuo conto | Devi pagare il “pizzo” allo Stato

Se superi questa cifra, dovrai versare una tassa allo Stato - Bitonto TV
Una nuova tassa di Poste Italiane colpisce i tuoi risparmi: se superi una certa soglia, dovrai pagare. Ecco cosa sta succedendo
Negli ultimi mesi, sempre più italiani stanno scoprendo una nuova tassa che colpisce i loro risparmi.
Si tratta di un’imposta che sta facendo discutere chiunque abbia scelto di affidare i propri soldi a Poste Italiane.
Difatti, se hai più di una certa cifra sul tuo conto, dovrai pagare una quota allo Stato.
Ma di cosa si tratta esattamente? Scopriamolo insieme.
Superata questa soglia, paghi: ecco cosa sta succedendo
La situazione, purtroppo, non lascia spazio a interpretazioni: se la giacenza sul tuo conto supera un certo limite, ti verrà richiesto di pagare qualcosa allo Stato. Non importa che il denaro sia fermo o in movimento; una volta che il totale supera la soglia stabilita, l’imposizione scatta in automatico. Questa misura sta dunque colpendo in modo trasversale tantissimi italiani che hanno scelto di affidare i propri soldi a Poste Italiane.
Il problema? Molti ne erano completamente all’oscuro e solo ora si stanno accorgendo dell’impatto di questa tassa sui loro risparmi. Conviene ancora tenere i soldi in Poste Italiane o è meglio valutare altre alternative? Prima di prendere qualsiasi decisione, è fondamentale conoscere tutti i dettagli. Continua a leggere per capire di cosa si tratta e come puoi gestire al meglio questa situazione.

Poste Italiane: la verità sulla nuova tassa
Ciò che sta facendo tanto discutere non è altro che l’applicazione dell’imposta di bollo. Questa tassa si applica sui libretti di risparmio postali e sui conti BancoPosta quando la giacenza media supera i 5.000 euro. L’imposta ammonta a 34,20 euro per le persone e a 100 euro per le aziende. Nonostante non si tratti di una novità, ma di una norma in vigore già da tempo, molti cittadini non ne erano a conoscenza. Inoltre, tutti i libretti con la stessa intestazione concorrono al calcolo della giacenza media complessiva: ciò significa che anche se hai più libretti con somme inferiori ai 5.000 euro ciascuno, ma il totale supera questa soglia, l’imposta di bollo verrà comunque applicata.
La buona notizia è che libretti postali, buoni fruttiferi e Titoli di Stato sono esclusi dal calcolo dell’ISEE grazie a un recente decreto del Governo. Inoltre, chi possiede un conto BancoPosta di base e ha un ISEE inferiore a 11.600 euro può essere esentato dal pagamento dell’imposta di bollo, purché presenti la documentazione necessaria entro il 31 maggio di ogni anno.