Lo sport sul ring (Pexels)-bitontotv.it
Ancora una volta la città di Bitonto incassa un successo sportivo: questa volta lo fa sul ring attraverso tre atleti giovanissimi.
L’importanza dello sport in una società non è da sottovalutare. Di qualunque tipo sia, esso genera coesione, insegna disciplina e forza di volontà, predispone al sacrificio e alla resistenza fisica.
Lo sport non è solo salute, ma è anche un vero e proprio mezzo sociale a disposizione delle nuove generazioni, che sia a livello nazionale che più locale, dimostrano un impegno non indifferente.
Di atleti in Italia ne possiamo contare davvero tantissimi e anche molto bravi. Quante dimostrazioni durante le Olimpiadi, ma anche nei più ristretti campionati nazionali, le loro performance lasciano sempre a bocca aperta.
Dunque anche nella più piccola realtà, offrire ai giovani la possibilità di scegliere un’attività sportiva e di coltivarla con interesse, è sempre una buona idea.
Lo è perché potrebbe davvero mettere al mondo campioni dello sport, medaglie d’oro ma in ogni caso sempre e comunque giovanissimi disposti a tutto il sacrificio fisico e mentale pur di riuscire.
E sembrerebbe che la palestra della città di Bitonto non manchi certo di esempi in questo senso. Squadre o singoli atleti, che si mettono alla prova su diversi fronti sportivi e che lo fanno da vincenti, questa volta indossando i guantoni su un ring.
Un successo inarrestabile quello dei tre atleti del BVG Clan di Bitonto. A conquistare l’importante campionato di kickboxing WKF, sono Luigi Annese, Francesco Daluiso e Luca Labianca, che hanno dimostrato di saper tenere testa agli avversari sul ring e uscirne vittoriosi, attraverso un mix di tecnica e allenamento, disciplina e naturalmente anche un pizzico di strategia che in sport del genere non può mancare.
Sono ragazzi davvero giovanissimi, come dimostra l’età, appena 15 anni, del giovanissimo Daluiso, che durante le gare riesce a dare sempre prova di eccellenti prestazioni sportive, ammirate non solo dagli stessi sportivi che lo circondano, ma anche da tutto il pubblico, frutto non solo di naturale predisposizione ma soprattutto, di anni intensi di sacrifici e allenamenti.
Lo hanno dimostrato anche nella giornata del 16 febbraio scorso, quando hanno segnato un altro capitolo vincente, nella World Kickboxing Federation, appunto WKF, portando a casa un trionfo che ancora una volta è stato solo la dimostrazione che il sacrificio, seppure si tratti di una strada lastricata, può condurre al successo, accompagnato naturalmente dalle doti fisiche e mentali.
I tre atleti sono la riprova di una generazione, quella più giovane, che non è tutta uguale, anzi che molto spesso rappresenta un vero e proprio esempio di determinazione, impegno, costanza e lavoro, una generazione che è disposta al sacrificio e alla fatica e non solo attirata dalle vetrine dei social o del facile guadagno. E lo sport, come il ring, sono il palcoscenico giusto per giovanissimi campioni.
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