Inps, ennesima sfortuna a inizio Marzo: altro che aumenti, ti ritrovi in lacrime | La comunicazione è ora ufficiale

Inps, ennesima sfortuna a inizio Marzo: altro che aumenti, ti ritrovi in lacrime | La comunicazione è ora ufficiale

Duro colpo in arrivo nel mese di marzo (Foto: Canva) - Bitonto TV

INPS, non resta che prepararsi al peggio: non si tratta di una voce di corridoio ma di una comunicazione ufficiale. 

A marzo arriva una brutta sorpresa che riguarda l’INPS e che colpirà moltissime persone.

Stiamo parlando di un cambiamento improvviso che metterà a rischio la stabilità finanziaria di tanti cittadini.

Se pensavi di ricevere qualcosa in più, dovrai rivedere le tue aspettative.

Ma di cosa si tratta esattamente? Scopriamolo subito.

Una novità tutt’altro che positiva: a marzo cambia tutto

In un periodo già complesso e delicato sotto il profilo economico, una riduzione inaspettata degli importi accreditati rappresenta un duro colpo per chi contava su una cifra ben precisa. Molti si stanno chiedendo cosa sia successo, perché proprio ora e, soprattutto, quali siano i motivi dietro questa decisione. Le voci di corridoio parlavano di aumenti, di possibili revisioni favorevoli, ma la realtà che sta per arrivare è ben diversa.

E chi si aspettava un accredito più sostanzioso si troverà invece con una cifra inferiore rispetto a quella ricevuta in precedenza. L’INPS ha chiarito la situazione con una comunicazione ufficiale e ora, purtroppo, non ci sono più dubbi: non solo gli aumenti tanto attesi e auspicati non ci saranno, ma in alcuni casi ci saranno addirittura delle riduzioni. Ecco finalmente di cosa si tratta e chi sarà coinvolto.

L'INPS non ti dà più un euro: ecco cosa sta succedendo davvero
INPS: non resta che prepararsi al peggio (Foto: Canva) – Bitonto TV

INPS, ecco la dura realtà: cosa cambia davvero a marzo

A marzo, contrariamente alle aspettative di alcuni, gli importi delle pensioni saranno più bassi. Questo perché nel cedolino verranno applicate le addizionali comunali in acconto per il 2025, trattenute che resteranno in vigore fino a novembre. A questi si aggiungono i saldi delle addizionali per il 2024, che contribuiscono ulteriormente alla diminuzione dell’importo. Chi sperava in un aumento a causa di una riduzione dell’Irpef resterà deluso: per ora non ci sono novità certe sulla riforma fiscale e le trattenute restano invariate.

A subire l’impatto maggiore saranno i pensionati residenti in Comuni con aliquote più alte, che si vedranno decurtare cifre più consistenti. Ad esempio, a Roma l’addizionale comunale è dello 0,9%, mentre a Milano dello 0,8%. Un pensionato con un assegno lordo di 1.500 euro potrebbe vedersi sottrarre circa 58 euro al mese, mentre chi percepisce 2.500 euro potrebbe perdere fino a 86 euro. Queste trattenute continueranno fino a novembre, quindi per i prossimi mesi i pensionati dovranno fare i conti con un assegno più leggero rispetto a quello di febbraio.