È considerato il borgo più piccino della provincia di Foggia: abitato da 144 anime gode di un panorama mozzafiato | Ci fanno ore di fila per vederlo

Il borgo (foto Instagram @luciagangale) - bitontotv.it
Anche se è piccolissimo, per poter ammirare questo borgo in provincia di Foggia c’è sempre la fila. Cosa vedere.
I borghi d’Italia fanno parte del nostro patrimonio culturale e storico. Si tratta di piccoli centri abitati, il più delle volte di origine medievale, che conservano le caratteristiche originarie.
Il loro fascino è proprio questo. Anche se si tratta spesso di poche case arroccate su un monte, con pochissimi abitanti, mantengono intatto il loro fascino antico.
E tra bellezze del luogo, vicoli e vicoletti, panorami mozzafiato e antiche chiese e castelli, non mancano mai i turisti, fossero anche solo di passaggio.
In Puglia, nella provincia di Foggia, ce n’è uno talmente piccolo da essere il meno popolato di tutta la Puglia. Ma ricco di fascino.
Foggia: qui il borgo più piccolo della Puglia
Il piccolissimo borgo, di appena 144 abitanti, sorge su una montagna rocciosa alta 735 metri. Il che significa non solo aria salubre e fresco d’estate, ma anche panorama mozzafiato. Difatti dal paesino si possono ammirare il caratteristico Tavoliere delle Puglie, i magnifici valloni e, se l’aria lo permette e non c’è foschia, persino i monti del Gargano.
Fresco d’estate, sì, ma anche tanto freddo d’inverno, con la neve che ammanta tutto e rende ancora più poetico il panorama. Ma se vuoi immergerti in un piccolo mondo antico, è qui che devi venire.

Un piccolo mondo antico
Devi proprio venire a Celle di San Vito, questo il nome del borgo. Dove il tempo si è fermato e dove non arriva Internet con la fibra, e se il tempo è instabile, non arriva del tutto. Ma anche questo ha il suo fascino, così come ce l’hanno le pietre chiare che caratterizzano gran parte dell’architettura pugliese e di cui sono composti tutti gli edifici, vie comprese.
Cosa vedere a Celle di San Vito? All’ingresso del paese la Fontana con i lavatoi pubblici, utilizzati in passato dalle donne per il bucato, e poi il Battistero risalente al 1400. Caratterizzato da archi e vicoli, gli scorci fiabeschi che offre valgono una visita. Perditi nei vicoletti, e arriva al centro del paese dove sono dislocati negozi, uffici, scuole, il municipio e la Chiesa. La gente accogliente del luogo ti offrirà tutta l’ospitalità di cui è capace. Una particolarità che riguarda proprio gli abitanti, è la lingua parlata, ovvero il francoprovenzale. Il che la rende una delle minoranze storico linguistiche della Puglia, ufficialmente riconosciuta dallo Stato italiano nel 1999. Non ti resta che scoprirla.