Bologna: ora puoi dare il voto al taxista | É arrivato Uber

Bologna: ora puoi dare il voto al taxista | É arrivato Uber

Uber (foto di Aleksandr Sochnev da Pexels) - bitontotv.it

Anche a Bologna ora è possibile chiamare Uber invece del taxi, e dargli un voto. Cosa cambia nella città emiliana. 

Se non ne hai mai sentito parlare sei in buona compagnia. Non tutti conoscono Uber, anche perché si tratta di un  servizio non molto attivo in Italia.

Un servizio rivoluzionario, nato per caso nel 2009, in seguito alle difficoltà riscontrate dai suoi ideatori nel trovare un taxi a Parigi.

Una realtà che ha inizio in America, ma che poi diventa sempre più comune anche in altri Paesi. E da qualche tempo è approdata anche in Italia.

L’ultima città ad accogliere il servizio Uber è Bologna. Ma di cosa si tratta? E come funziona?

Bologna: da oggi anche qui puoi chiamare un Uber

Da qualche giorno Bologna è la tredicesima città italiana ad accogliere il servizio Uber. Di cosa si tratta è presto detto. In pratica, è un servizio di mobilità, un’App che mette in contatto autisti e passeggeri che hanno bisogno di un’auto.

C’è da precisare che nella città emiliana già dal 2020 esisteva il servizio Uber Black, di fascia alta, con tariffe più onerose e quindi non accessibile per tutti. Oggi invece tutti possono prenotare un conducente, con buona pace di tassisti e sindacati di categoria, che ovviamente non vedono di buon occhio il concorrente americano. Che diventa taxi.

uber app
L’App Uber (Foto di freestocks-photos da Pixabay) – bitontotv.it

Il taxi a cui puoi dare un voto

Ad Ansa Lorenzo Pireddu, general manager di Uber Italia, ha commentato: “Il lancio di oggi a Bologna conferma la nostra determinazione ad essere un partner di valore per tutti gli operatori del settore, Ncc e taxi, in tutta Italia. Da Bologna vogliamo partire per estendere la nostra presenza in tutta la regione”. Uber Taxi è una collaborazione con il consorzio Cat. Cosa cambia?

Che prenotare un taxi sarà più facile. Attraverso l’App, alla quale bisogna registrarsi, si inserisce la propria posizione, si seleziona il veicolo Taxi e si attende. L’auto più vicina che accetterà la corsa, e un autista del consorzio a tariffe prestabilite arriverà a prelevare il passeggero. Insomma, non si passa più da un centralino ma si prenota un taxi in autonomia, e con l’App si potrà anche monitorare sulla mappa fino al suo arrivo. Il pagamento, con tassametro, avviene attraverso la piattaforma. In seguito, proprio come avviene con Uber classico, si potrà valutare il servizio con un voto. Una rivoluzione che si rende necessaria per ampliare un servizio di trasporto che non riesce a far fronte alle richieste.