Bancomat, addio prelievi gratuiti: scatta il pagamento obbligato per avere i tuoi risparmi | Ti conviene lasciarli sul conto
Questo nuovo anno i correntisti hanno trovato una brutta sorpresa: i prelievi non sono più gratuiti. Ma dobbiamo davvero pagarli tutti?
Il 2025 si è aperto con due grosse novità per quanto riguarda i correntisti e i piccoli risparmiatori. La prima, di cui si parlava già da un po’, concerne i bonifici.
Che sono diventati tutti uguali. Da quest’anno infatti istituti di credito e Poste Italiane dovranno allinearsi alle direttive europee, e non applicare più una maggiorazione del prezzo ai bonifici istantanei, come invece accadeva.
Dall’altra parte però alcuni si sono resi conto che a diventare a pagamento sono stati i prelievi, con un costo che va dagli 0,50 centesimi fino ad arrivare a 1,50 euro.
Una trovata per rientrare nelle perdite dei bonifici? Questo hanno pensato molti italiani. Scopriamo come stanno le cose.
Bancomat: il prelievo si paga
Per quale motivo questo cambiamento improvviso? In realtà forse tanto improvviso non è, poiché è tutto riportato nelle modifiche delle condizioni contrattuali. Che però quasi nessuno legge, ritrovandosi poi ad essere preso alla sprovvista. Il fatto è che ogni volta che noi effettuiamo un’operazione presso l’ATM, ovvero lo sportello automatico, questa ha dei costi di gestione che vanno dalla manutenzione alla movimentazione stessa del denaro. Quello che è cambiato quindi è che parte di queste spese adesso verrà sostenuta anche dal cliente.
La buona notizia è che questi costi non saranno applicati a tutti indistintamente. Varieranno infatti a seconda dal circuito scelto. Che significa?
Chi colpisce questa novità
Al momento quello che sappiamo è che ci sono alcuni conti, per esempio quelli dedicati ai giovani, che sono agevolati. E quindi non subiranno questo tipo di modifica; così come i premium. I conti standard invece potrebbero variare. Anche il tipo di banca sarà importante, poiché potrebbe decidere autonomamente. In ogni caso per evitare brutte sorprese al momento dell’estratto conto, il consiglio è quello di andare a leggere attentamente tutti i documenti arrivati in questi mesi per verificare eventualmente le condizioni aggiornate.
Inoltre è bene ricordare che generalmente si pagano le operazioni svolte presso sportelli non appartenenti alla rete della propria banca, che applicano quindi delle commissioni. E pagano alcuni prelievi anche i conti con delle limitazioni, come ad esempio un tetto massimo di operazioni mensili. Un’idea per evitarlo sarebbe di prelevare importi maggiori in modo da limitarli nel tempo, e di prediligere i pagamenti con carta, che è poi uno degli obiettivi primari del Governo per tracciare i movimenti di soldi.