Finalmente potrai dire addio alla TARI ma a patto che tu appartenga a una di queste liste di fortunati cittadini.
Purtroppo solo se abiti qui potrai liberarti dal salasso dell’imposta. Altrimenti non se ne fa nulla e dovrai continuare a pagarla.
L’esenzione non sarà garantita a tutti. Controlla se anche a te spetta o meno.
La Tari è la tassa applicata per la raccolta e lo smistamento dei rifiuti solidi urbani e il pagamento è obbligatorio per le aziende e per i privati, eccetto alcuni.
Verifica subito qual è la novità normativa sull’imposta legata all’immondizia.
Gli italiani sono obbligati a pagare tante tasse diverse, legate ai servizi erogati dallo Stato. Si parla spesso di abolire una serie di tasse applicate alla cittadinanza proprio perché quelle esistenti sono tante e molte sono state introdotte nel secolo scorso. Tra le più anacronistiche c’è di certo la tassa sul servizio pubblico, ovvero l’imposta sulla tv applicata sul possesso di apparecchi atti a ricevere onde radio. Stiamo chiaramente parlando del discusso Canone Rai.
A questo si aggiungono le tasse relative ai servizi sanitari e di assistenza, le imposte sui redditi, sugli immobili di proprietà, come l’IMU e così via. Le tasse sono tutte odiate ma ce n’è una che parecchi cittadini vorrebbero davvero smettere di pagare, e, a quanto pare, per alcuni quel momento, tanto atteso, è finalmente arrivato. Scopri chi è che può essere esentato dall‘imposta considerata da parecchi quasi assurda.
Tra le varie tasse che i cittadini che vivono e lavorano nel Bel Paese sono tenuti a versare c’è la cosiddetta TARI. Si tratta di un’imposta applicata sul servizio di ritiro e smistamento dei rifiuti solidi urbani. La tassa sui rifiuti in alcuni Comuni italiani è stata sostituita da un’altra imposta comunale. Tra questi c’è la città di Bologna, dove prenderà il nome di Tariffa puntuale. Questa novità comporterà anche dei cambiamenti.
A differenza della Tari, infatti, la Tariffa puntuale sarà fatturata direttamente da Hera e non verrà calcolata, come accade per la TARI, in base alla superficie dell’immobile e del numero degli occupanti o della categoria di attività svolta. La tariffa puntuale avrà una quota variabile, legata al numero dei conferimenti di rifiuti indifferenziati effettuati ogni anno da ciascuna utenza. Sia i cittadini che le imprese pagheranno i conferimenti in eccesso solo a partire dal 2026. Tuttavia già da adesso, essendo una fattura, le imprese potranno detrarre l’Iva del 10%.
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