Accipicchia la Farina: la compriamo tutti ma è piena di Glifosato | Si salvano pochissime marche
Un test ha rivelato la presenza di un erbicida estremamente pericoloso all’interno della farina. Ecco quali marche sono al sicuro
Comprare una farina sicura sembra un’impresa impossibile.
Nonostante l’apparente semplicità di un ingrediente base, sempre più spesso scopriamo che i prodotti di uso quotidiano nascondono insidie.
Tra queste, il glifosato, un erbicida controverso presente in numerosi marchi, anche quelli più noti.
È sempre più difficile evitare tracce di sostanze potenzialmente dannose anche nei cibi che scegliamo con attenzione. Ma quanto c’è da preoccuparsi? E quali sono marchi più sicuri? Non resta che scoprirlo.
Un nemico invisibile: il glifosato nelle farine
Fare la spesa con la certezza di portare a casa un prodotto genuino è diventato sempre più complicato. Anche marchi storici o di grande distribuzione non riescono a garantire l’assenza di sostanze indesiderate, alimentando un senso di sfiducia tra i consumatori.
Il glifosato, classificato come “probabile cancerogeno” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), è sempre più diffuso nei prodotti alimentari. Un test condotto in Italia dal Salvagente ha analizzato 14 marche di farina di tipo 0 e 00, rilevando tracce di glifosato in 11 campioni.
Sebbene i livelli siano entro i limiti di legge (10 mg/kg), la presenza di pesticidi è preoccupante. Il test ha assegnato punteggi peggiori alle farine con residui superiori alla soglia minima di rilevazione (0,01 mg/kg), evidenziando una realtà poco rassicurante per i consumatori. Pertanto, è sempre più difficile evitare tracce di sostanze potenzialmente dannose anche nei cibi che scegliamo con attenzione. Tuttavia, ci sono alcuni marchi di farina che si sono rivelati sicuri: ecco quali sono.
Quali sono i marchi migliori?
Tra i numerosi marchi analizzati, alcune farine si sono distinte negativamente: Caputo Nuvola Farina 0 (0,024 mg/kg), Eurospin Tre Mulini Farina 00 (0,024 mg/kg), Esselunga Farina 00 (0,019 mg/kg) e Pam Farina 0 (0,020 mg/kg).
Questi valori, pur essendo conformi alle normative, superano la soglia minima di rilevazione e rappresentano un segnale d’allarme. D’altro canto, alcune marche si sono dimostrate più sicure, mantenendo il glifosato al di sotto della soglia rilevabile. Per chi desidera un prodotto privo di pesticidi, è fondamentale scegliere farine biologiche o provenienti da filiere certificate.
In un contesto in cui il glifosato è ancora legale in Europa, la trasparenza delle aziende e l’attenzione dei consumatori sono strumenti indispensabili per orientare il mercato verso standard più elevati. Perché scegliere un buon prodotto significa proteggere la nostra salute e quella dell’ambiente.