Bastonata alle Partite Iva: dal 2025 scatta un nuovo obbligo | O ti adegui o fallisci
Non c’è pace per i possessori di partite iva: arriva un’altra amara notizia per i lavoratori autonomi italiani.
Si tratta di una news che non permetterà a parecchi dei cittadini di concludere l’anno in bellezza.
Chi svolge un lavoro in proprio dovrà attenersi a questo nuovo obbligo, che potrebbe rappresentare una nuova “stangata”.
Ecco che cosa sta per cambiare: l’annuncio del Governo è chiaro, occorre adeguarsi subito.
Scopri subito la novità che riguarda i titolari di partite iva per sapere come regolarti sulle spese legate alla tua attività professionale.
Partite Iva, il nuovo obbligo imposto dallo Stato italiano
I lavoratori autonomi, che operano in Italia in regime di partita iva, hanno diritto a ottenere sgravi fiscali e deduzioni sulle spese direttamente connesse alla propria attività lavorativa o d’impresa. Tali sgravi si applicano al cosiddetto reddito imponibile. In questo modo i titolari di partita iva possono risparmiare sulle imposte. Ora però qualcosa sta per cambiare.
A introdurre questi cambiamenti sarà la Legge di Bilancio 2025, che determinerà la direzione della manovra economica per l’anno nuovo. I cambiamenti in atto riguardano direttamente le partite iva e hanno lo scopo di combattere il fenomeno dell’evasione fiscale, un obiettivo che negli anni scorsi ha permesso di rimpinguare le tasse dello Stato e far valere i diritti di chi paga regolarmente le tasse imposte dal Governo. In questa stessa ottica era nata anche la Legge che ha riservato sgravi fiscali sulle spese mediche e sanitarie solo a chi paga con strumenti tracciabili. Vediamo nello specifico di che cosa si tratta.
Che cosa sta per cambiare per i lavoratori autonomi
La novità normativa provvederà ad equiparare le persone fisiche ai possessori di partita iva imponendo nuovi limiti per l’accesso agli sgravi fiscali. Da adesso in poi infatti, i lavoratori autonomi potranno contare sulle detrazioni fiscali solo ed esclusivamente per gli acquisti tracciabili, ovvero quelli fatti con strumenti di pagamento come carta di debito o bancomat, carta di credito, assegno o bonifico bancario. Restano esclusi quindi acquisti di beni o di servizi fatti con denaro contante.
Come si legge sul sito web dedicato alla materia del diritto, www.brocardi.it, la normativa sarà valida sia per l’imposta sui redditi che per l’IRAP, a partire dal giorno 1 gennaio 2025 e non coinvolgerà i titolari di partita IVA in regime forfettario. Per questa categoria di lavoratori autonomi infatti, al momento è prevista l’applicazione dei coefficienti di redditività per la deduzione delle spese. Dunque sta per diventare di fondamentale importanza effettuare pagamenti da scaricare evitando tassativamente il cash.